Trattamenti conservativi e infiltrativi

Molte patologie del ginocchio possono essere trattate con successo in modo conservativo.
L’ortopedico può prescrivere trattamenti fisioterapici e strumentali mirati, terapie farmacologiche specifiche, terapie infiltrative articolari o periarticolari.
Le terapie infiltrative possono avere un impiego antinfiammatorio (nel caso di dolore acuto o versamento) oppure un significato protettivo e “lubrificante”, come nel caso dell’acido ialuronico.
Gli acidi ialuronici si distinguono per diverse categorie in base alla loro viscosità e possono essere efficaci sulle lesioni cartilaginee o sull’artrosi moderata non in fase dolorosa acuta.
Le infiltrazioni vengono effettuate ambulatorialmente in pochi secondi e permettono la ripresa immediata delle normali attività.
In base alla viscosità del prodotto scelto dall’ortopedico, si può prevedere un ciclo infiltrativo (generalmente 3-5 applicazioni) oppure la mono-somministrazione (nel caso di acido ialuronico ad alta viscosità).
In caso di un buon risultato se ne prevede la ripetizione ogni 6-12 mesi.
Artroscopia
Gran parte degli interventi “riparativi” del ginocchio si svolge oggi in Artroscopia.
La metodica prevede l’introduzione in articolazione di una telecamera a fibre ottiche (del diametro di 4 mm), attraverso due mini-invisioni cutanee. Questo permette una diagnosi visiva “diretta” esplorando l’articolazione e di utilizzare una serie di piccoli strumenti per trattare le lesioni riscontrate.
Si trattano in Artroscopia tutte le lesioni dei menischi, alcune lesioni cartilaginee, alcune patologie della rotula.
L’anestesia è di tipo periferico.
Il post-operatorio prevede normalmente una ripresa del carico dopo poche ore (con l’ausilio di bastoni per circa 1 settimana) ed il rientro a casa in giornata (day-surgery). Sarà necessaria una terapia anti-infiammatoria e l’applicazione di ghiaccio per nella prima settimana. Dopo il trattamento di una lesione meniscale la ripresa delle attività a basso livello di carico è da prevedere dopo 7-10 giorni. La ripresa di attività lavorative o sportive ad alta richiesta funzionale potrà invece richiedere periodi più prolungati (30-40 giorni).
La protesi di ginocchio è in pratica la sostituzione della superfici ossee danneggiate, con superfici artificiali in leghe metalliche ed un inserto distanziatore in polietilene.
La protesi può essere mono-compartimentale quando vi è un solo comparto danneggiato, con un ginocchio stabile e ben allineato.
La protesi è cosiddetta totale quando è necessario sostituire tutte le superfici ossee. In questo caso uno o entrambi i legamenti crociati vengono asportati.
protesi di ginocchio
Attraverso appositi strumenti il chirurgo compie numerose valutazioni e attua le resezioni ossee necessarie (generalmente variabili dai 2 ai 10 mm), con particolare attenzione al bilanciamento legamentoso. Le componenti protesiche vengono quindi impiantate all’osso, generalmente con l’utilizzo di un cemento sintetico per maggior adesione.
L’intervento può avere durata dai 40 ai 90 minuti e si svolge generalmente in anestesia periferica.
Il movimento dell’articolazione viene concesso già subito dopo l’intervento. Il carico viene concesso entro il mattino successivo all’intervento (talvolta addirittura il giorno stesso), con l’aiuto di bastoni ed inizialmente con l’assistenza del terapista. Il ricovero è di durata variabile, in base alle capacità motorie raggiunte dal paziente, e può variare dai 4 ai 15 giorni. E’ da prevedere una successiva assistenza fisioterapica ambulatoriale (il paziente viene comunque adeguatamente istruito e responsabilizzato sull’esecuzione giornaliera di esercizi in autonomia al proprio domicilio)
RICOSTRUZIONE del legamenTo crociato anteriore (L.C.A.)

Il L.C.A. lesionato ed insufficiente viene normalmente “sostituito” utilizzando alcuni tendini prelevati dallo stesso arto.
La nostra équipe predilige abitualmente la tecnica con utilizzo dei tendini semitendinoso e gracile. I tendini vengono prelevati attraverso un’incisione di circa 3 cm. al di sotto del ginocchio ed opportunamente preparati per costituire il “nuovo” legamento. Vengono quindi introdotti in articolazione praticando un piccolo tunnel osseo, quindi fissati all’osso stesso con i materiali bio-compatibili o riassorbibili. Tutto l’intervento (della durata di 40-60 minuti) si svolge con tecnica artroscopica e possono essere contestualmente trattate lesioni meniscali o cartilaginee associate. L’anestesia è di tipo periferico.
Il paziente potrà iniziare il movimento ed il carico (con bastoni) già poche ore dopo l’intervento. Il rientro a casa avviene normalmente il giorno stesso. Sarà necessaria una terapia antiinfiammatoria per circa 10 giorni. L’utilizzo dei bastoni è previsto nel primo mese. E’ importante un’assistenza fisioterapica, a partire dalla settimana successiva all’intervento (solitamente 3 sedute alla settimana) per circa 2 mesi. Il nuoto può integrare il lavoro a partire dal primo mese, la biciletta a partire dal secondo mese. La corsa potrà essere ripresa a 3 mesi dall’intervento. Attività sportive ad alta richiesta funzionale potranno essere riprese a 6 mesi dall’intervento.
protesi robot-assistita
Esami radiologici (RX o T.C.) preparatori permettono una ricostruzione 3D del ginocchio e di pianificare con l’aiuto di un software l’impianto della protesi.
Nelle prime fasi dell’intervento vengono inoltre posizionati dei sensori in vari punti dell’articolazione che permettono un’ulteriore valutazione dinamica delle tensioni legamentose e, se necessario, di rivedere e correggere le impostazioni iniziali.
I tradizionali strumenti meccanici vengono quindi sostituiti da un sistema più preciso che guida il chirurgo nelle scelte.
Le resezioni ossee pianificate vengono poi eseguite (dal chirurgo) con l’ausilio di un braccio robotico sul campo operatorio. Questo permette di attuare con massima precisione le scelte impostate e di posizionare l’impianto protesico rispettando a pieno le particolarità meccaniche del singolo ginocchio.
L’esperienza maturata dalla nostra équipe con la chirurgia protesica robot-assistita (centinaia di impianti dal 2020) ci permette oggi di aver ottimizzato i tempi chirurgici e l’affidabilità del sistema di navigazione.